mercoledì 21 gennaio 2015

Farsi le canne


Mi sto facendo crescere la barba. L'ho sempre desiderato, da quando a tredici anni la pubertà ha deciso di dotarmi di peluria sufficiente a darmi la promessa di poterlo fare. Il mio esempio era Barry Gibb. Quello bello dei Bee Gees, quello con la vocina in falsetto di Stayn' Alive. Volevo avere una barba come la sua. Mai riuscito a tenere una barba più lunga di cinque, sei giorni. Prudeva troppo. Adesso sembra ch'io ci riesca. Alla bell'età di cinquant'anni. Bravo.

Che questa cosa della barba con le canne da pesca non c'entri un beneamato è fuor di dubbio. Che chi le canne, non da pesca se le fa, abbia una barba disordinata e brada, datemene atto, è talmente vero che lo rende quasi uno stereotipo. Mia moglie ad esempio, appena la barba stava mostrandosi più lunga del solito, mi prendeva in giro. "Oh, c'hai moneta?" oppure: "Scusa, che c'hai qualche spicciolo, devo prendere il treno", così mi diceva.

E non provate a dirmi che leggendo il titolo del post non avete pensato a joint o marijuana perché non ci credo, brutti malpensanti che non siete altro. E quindi io, con un IO grosso come una casa, ci ho messo qualcosa di mio per pareggiare il conto, a botte di analogie, come passare da cucchiaio a Cincinnato in cinque passaggi. Cucchiaio, coltello, taglio, rinuncia, Cincinnato. Ecco fatto.

Ma torniamo alle canne, quelle da pesca. Ho collaborato con un paio di aziende, per sviluppare canne, da ledgering. Esclusivamente da ledgering. Una o due me le sono fatte io, partendo da grezzi smontati e rifatti (male, con legature orrende ma con anelli posizionati benissimo). Adesso mi sto facendo una canna da trotting. Ecco una buona occasione, se non sapete cos'è, di googlare una parola nuova. Trotting
.

E per complicarmi ulteriormente la vita, ci metto un centrepin, al posto di un mulinello cristiano. Perchè non di solo ledgering vive l'uomo. Ma scommettete che un pasturatore riesco ad usarcelo?